“If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible; who still wonders if the dream of our founders is alive in our time; who still questions the power of our democracy, tonight is your answer” Complimenti.
Non sono mai stato filo americano. Temevo che la societa' statunitense, tanto cristiana quanto bigotta e razzista al suo interno, alla fine avrebbe bocciato Obama. Sono tuttora convinto che senza la crisi finanziaria e la sua catastrofica gestione repubblicana Barack avrebbe perso. La campagna elettorale ancora a settembre si basava sulla "solita" sciagurata guerra in Iraq. Il cambio di marcia per i democratici coincide con il fallimento della Lehman Brothers e tutto quello che ne consegue.
Non sono mai stato filo americano. Temevo che la societa' statunitense, tanto cristiana quanto bigotta e razzista al suo interno, alla fine avrebbe bocciato Obama. Sono tuttora convinto che senza la crisi finanziaria e la sua catastrofica gestione repubblicana Barack avrebbe perso. La campagna elettorale ancora a settembre si basava sulla "solita" sciagurata guerra in Iraq. Il cambio di marcia per i democratici coincide con il fallimento della Lehman Brothers e tutto quello che ne consegue.
Questa vittoria e' un evento incredibile e di portata storica. Per i futuri effetti concreti e per il valore simbolico che veicola. La piu' influente democrazia del pianeta dal punto di vista culturale, economico e militare di nuovo ha indicato la rotta da seguire. E 'sta volta mi sembra una buona via. E' necessaria piu' tolleranza, apertura al diverso, alla speranza. Ecco la speranza ha vinto sulla paura. I cittadini sulle lobby. Il nuovo sul vecchio. I tanti poveri sui pochi ricchi. La libera internet sull'establishment dell’informazione.
Mi viene quasi da pensare a Nostradamus. Allora vi chiederete se avremo la fine del mondo? No, per quella aspettiamo con la stessa trepidazione un altro nero in una basilica bianca.
Ma e' chiaro che il mondo sta cambiando. E un tale evento negli USA e nell'era della globalizzazione non puo' far altro che accelerarne la trasformazione. La gente ha scelto di sperare e mettersi in discussione per il cambiamento piuttosto che chiudersi per proteggersi dalle difficolta’.
Mi scappa da dire che sola ora si puo’ riprendere quel piano politico progressista interrotto improvvisamente il 22 novembre del '63 a Dallas. E che si sta realizzando un sogno improvvisamente infranto il 4 aprile di 5 anni dopo a Memphis.
Le idee se giuste, non muoiono.
Che ne pensate? Siete entusiasti, scettici o contrari?
Che ne pensate? Siete entusiasti, scettici o contrari?