La vita e la morte di Eluana Englaro hanno aperto un confronto nella societa’ italiana che mi vede schierato dalla parte laica rispettando tuttavia l’opinione opposta e cattolica.
Quello che non condivido e’ la strumentalizzazione che ne ha fatto la politica. Usando un corpo inerme, che non puo’ replicare, per una squallida lotta di potere.
Sono esterrefatto e quasi incredulo per come direttamente Berlusconi, del quale credevo non stupirmi piu’ di niente, sia piombato rozzamente sulla vicenda di intima tragedia umana e come senza scrupoli abbia tentato di sfruttarla. Per uno scaltro venditore l’occasione di ri-conquistare quella parte di cattolici, molti in italia, contrari ad ogni forma di dolce morte, eutanasia o testamento biologico era troppo ghiotta. Purtroppo io ci vedo una chiara strategia politico-elettorale. E sta volta piu’ che fortemente contrario all’operato del Presidente del Consiglio ne sono schifato.
Berlusconi si e’ permesso di calpestare una sentenza definitiva della Corte di Cassazione, di screditare Napolitano costretto a respingere il ddl perche’ chiaramente incostituzionale. E con arroganza surreale ha addossato colpe e giudicato il padre e la famiglia di Eluana, vere vittime sofferenti di tutta questa vicenda. Si e’ permesso di ricattare Beppino Englaro equiparandolo ad un assassino e dando consigli (per gli acquisti) su come un padre premuroso avrebbe dovuto agire. Berlusconi cinicamente pensa a quella parte di credenti che e’ ancora il grosso dell’elettorato fluttuante italiano e che fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta in politica. E’ chiaramente preoccupato delle critiche sempre piu’ insistenti del mondo cattolico per la legge razzista sugli immigrati e per i sondaggi che vedono spostare il voto bianco verso la Lega Nord e l’UDC. Ma sta volta ha esagerato. Esiste ancora il tempo in cui la sete di vittoria e gli exit pool devono essere messi da parte. Un capo del Governo di una democrazia moderna e in uno Stato di Diritto non deve andare in televisione a dire che Eluana potrebbe avere addirittura dei figli con il solo scopo di catturare emotivamente la platea e il Paese.
Quello che non condivido e’ la strumentalizzazione che ne ha fatto la politica. Usando un corpo inerme, che non puo’ replicare, per una squallida lotta di potere.
Sono esterrefatto e quasi incredulo per come direttamente Berlusconi, del quale credevo non stupirmi piu’ di niente, sia piombato rozzamente sulla vicenda di intima tragedia umana e come senza scrupoli abbia tentato di sfruttarla. Per uno scaltro venditore l’occasione di ri-conquistare quella parte di cattolici, molti in italia, contrari ad ogni forma di dolce morte, eutanasia o testamento biologico era troppo ghiotta. Purtroppo io ci vedo una chiara strategia politico-elettorale. E sta volta piu’ che fortemente contrario all’operato del Presidente del Consiglio ne sono schifato.
Berlusconi si e’ permesso di calpestare una sentenza definitiva della Corte di Cassazione, di screditare Napolitano costretto a respingere il ddl perche’ chiaramente incostituzionale. E con arroganza surreale ha addossato colpe e giudicato il padre e la famiglia di Eluana, vere vittime sofferenti di tutta questa vicenda. Si e’ permesso di ricattare Beppino Englaro equiparandolo ad un assassino e dando consigli (per gli acquisti) su come un padre premuroso avrebbe dovuto agire. Berlusconi cinicamente pensa a quella parte di credenti che e’ ancora il grosso dell’elettorato fluttuante italiano e che fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta in politica. E’ chiaramente preoccupato delle critiche sempre piu’ insistenti del mondo cattolico per la legge razzista sugli immigrati e per i sondaggi che vedono spostare il voto bianco verso la Lega Nord e l’UDC. Ma sta volta ha esagerato. Esiste ancora il tempo in cui la sete di vittoria e gli exit pool devono essere messi da parte. Un capo del Governo di una democrazia moderna e in uno Stato di Diritto non deve andare in televisione a dire che Eluana potrebbe avere addirittura dei figli con il solo scopo di catturare emotivamente la platea e il Paese.
Che ne pensate? Avete opinioni al riguardo?
6 commenti:
penso che sia meglio tacere su Eluana.
E pensare a come evitare tutto sto pandemonio in futuro.
perfettamente d'accordo con il post.
ecco il link al nostro documento rivolto alla direzione nazionale
http://partitodemocraticoparigi.org/blog/?cat=13
a Carolina:vero, si dovrebbe rispettare in silenzio il dolore.e per questo criticare nettamente chi questo dolore ha usato.
Io non credo nelle chiacchiere, ma nelle critiche costruttive.
Scostiamoci dalla vicenda e a mente serena troviamo una soluzione.
Cosi' non si va da nessuna parte.
Anche tu stai usando il dolore.
Faresti meglio a tacere.
Questo silenzio è troppo assordante.
Rispettare il dolore della famiglia Englaro non significa che si deve fare silenzio. Anzi, da quello che ho capito, il padre sarebbe felice se altri come lui provano ad avere una opinione personale e la portano avanti. Quel padre ha dovuto superare una prova durissima. Per anni è andato a trovare quello che rimaneva di sua figlia. Rispetto la sua scelta ed approfitto di questo spazio pubblico per ringraziarlo.
Una cosa è la strumentalizzazione che è stata fatta da certi personaggi citati nel post originale, un’altra cosa è esprimere la propria opinione su questo o su altri temi.
Chi può dire se nelle condizioni di Eluana si può parlare ancora di vita?
E’ importante distinguere tra l’azione che uccide e quella che lascia morire. Ritengo, per quanto mi riguarda, che quel tipo di vita non rispetti la mia dignità, in quel caso chiedo che mi sia data la possibilità di morire
Penso che troppi abbiano abusato del rispetto sicuramente dovuto alla famiglia Englaro, per nascondere la propria difficoltà nell’esprimersi su un tema così grande, che riguarda tutti da vicino.
L’argomento si presta, questa è mia opinione, ad esaltare la libertà individuale. Dovremo avere la possibilità di esprimere la nostra preferenza circa le modalità con cui abbandonare la scena, ed avere la possibilità di mettere in pratica la nostra visione.
Non riesco a rispettare fino in fondo l’opinione altrui quando, secondo la mia comprensione, tale opinione è il frutto di una presa di posizione non consapevole.
Certo, non impedirò ai cattolici, per esempio, di operare secondo i loro dettami, ma non riesco ad accettare che le opinioni basate sulla fede possano diventare legge.
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