giovedì 17 aprile 2008

L'anomalia italiana

Nella circoscrizione estero, dove la destra tradizionalmente e’ fortissima, c’e' stato un grande risultato del PD. Addirittura e’ il primo partito alla Camera con il 32,7% davanti al PdL 31%. E mantiene tutti i seggi delle scorse elezioni in cui per altro la CdL, con un atto di presunzione, si presento’ divisa. Un risultato del genere e’ dipeso in gran parte dalle attività dei circoli democratici on-line e territoriali che, nati spontaneamente dopo la Costituente dello scorso Ottobre, hanno promosso un'ottima campagna elettorale piena di entusiasmo. Questo risultato, e’ bene ricordarlo, dipende molto anche dal fatto che gli elettori all’estero non sono intortati tutti i santi giorni dal potere mediatico di Berlusconi. In Italia abbiamo perso le elezioni. Il risultato del 33% e’ buono come affermazione di partito. Tuttavia non può esserlo per una forza riformista che si candida a governare il Paese. E questo e’ quello che conta di più. Pesa fortemente la distanza dall’altra coalizione: più di 9 punti percentuali! E mi spiego. Il nostro e’ un Paese politicamente anomalo in cui fino a tangentopoli la DC ha governato per 40 anni ininterrottamente. In seguito la sinistra ha vinto due volte grazie ad un sistema bipolare e a un ex-democristiano, Romano Prodi. Quindi in un paese storicamente a maggioranza anti-sinistra nelle gare tra partiti la sinistra ha sempre perso invece tra le coalizioni c’e’ stata un’alternanza. Vorrei far notare che in tutti i sistemi bipartitici del mondo negli ultimi 30 anni non si e’ mai registrato un gap superiore ai 5 punti tra gli schieramenti. In più a sinistra abbiamo già preso tutto il possibile, mentre al centro non abbiamo drenato neanche un consenso. E i voti dell’UDC sono voti congelati pronti all’occorrenza per il PDL. Sapevamo di poter pagare un prezzo per il cambiamento. ma nessuno pensava fosse cosi’ elevato. E’ politicamente rischioso concedere di nuovo a Berlusconi una vittoria cosi’ netta. L'entità sta nel fatto che tutti gli osservatori parlavano, anche a destra, di un Senato traballante. Invece 42 senatori con questa legge! Ma stiamo scherzando? Una maggioranza cosi' ampia non c'e' mai stata nella storia repubblicana. Cosi’ si mette a repentaglio anche l'azione futura del PD. In primis il ruolo che il partito avrà sulle riforme, perché rischiamo di essere meri spettatori. Insomma Berlusconi lo conosciamo. Ha fatto cadere la Bicamerale ed e’ l’artefice del porcellum. E c'ha già negato una Camera. Con la Lega cosi' forte il semi-presidenzialismo ce lo scordiamo. E credo anche che non si cambierà facilmente questa legge elettorale che calza a pennello al centro-destra. Quando deve perdere pareggia e quando deve vincere fa' cappotto! Poi anche se non trapela, questa sconfitta sta avendo conseguenze sulla leadership di Veltroni e sulla credibilità del PD come futura forza di governo. Non e' stata neanche una questione di poco tempo a disposizione. E comunque non e' decisiva per spiegare quello che e’ successo. Berlusconi vinse nel '94 con pochissimo tempo. Va bene il governo Prodi ha pesato, ma che dire del governo Berlusconi 2001-2006. Era percepito malissimo allo stesso modo. Credo che la linea politica di Veltroni fosse quella giusta. Il risultato ha dimostrato che per il PD c'e’ stato un difetto di credibilità. Se il messaggio è giusto ma non arriva agli elettori, forse l'errore stava nel portatore del messaggio? Non credo. Veltroni, come ho scritto, rimane uno dei leader più capaci della storia politica italiana ed e' un eccezionale comunicatore. L’errore a mio avviso e’ stato il target, il segmento elettorale a cui parlare. Gli argomenti ottimi e credibili di Veltroni, veicolati con un linguaggio immaginifico dal grande senso civico, hanno scaldato veramente i cuori della gente. Ma solo di un 1/3 degli italiani e sono stati ignorati dal resto. L'errore e' stato considerare la maggioranza degli italiani di centro come dei moderati che prediligono i toni pacati e sereni. Le vicende politiche lo dicono almeno da 15 anni. Infatti Berlusconi si professa moderato ma nelle azioni e nel linguaggio che usa non lo e' affatto. E' un populista. Ai "cosiddetti" moderati italiani evidentemente piace anche veder strappare i programmi, attaccare le istituzioni, parlare di successi con le donne, evadere regole. L’italiano medio e’ un furbo, ed e’ intriso di quel “familismo amorale” (vi rimando a wikipedia) ancora tipico della societa’ individualista italica non solo meridionale. Arrivo a dire che Berlusconi in buona parte ci fa', perché questa cosa l'ha capita al volo e noi ancora no. In sostanza l’Italia se non e' un Paese politicamente normale e' perché la classe moderata non e' tale. Questo e' stato a mio avviso uno degli errori. Certo non voglio assolutamente che Veltroni agisca come Berlusconi, ma e’ necessario che resetti l'azione politica tenendo presente questo scenario e che dialoghi con questo segmento elettorale almeno marginalmente. Altrimenti i voti per recuperare ce li scordiamo. Per quello che mi riguarda non mollerò e lavorerò da subito. Perché ci credevo e ci credo, altrimenti non sarei cosi’ critico e dettagliato. Tuttavia il 2013 mi sembra lontanissimo.

Quanto argomentato rappresenta semplicemente l'opinione di un militante e non esprime la linea del Partito Democratico ma ne utilizza semplicemente la tribuna politica.

12 commenti:

Unknown ha detto...

Considerata la grande vocazione anglosassone che ispira l'azione del piddì, dopo il tonfo elettorale si aspettano coerentemente le dimissioni di Veltroni.
T

Anonimo ha detto...

ciao Tank.infatti stanno provando in tutti i modi a farla passare come una mezza vittoria.il problema e' chi ci metti?

Marzia Ballardin ha detto...

Ciao Moreno,
rispondo al tuo post a titolo personale.

Non capisco perchè dici che la destra è tradizionalmente forte all’estero. Abbiamo avuto due elezioni, in cui la sinistra ha vinto, pur se di misura, sia nel 2006 che nel 2008. Se ti riferisci, non alle circoscrizioni estero, ma alle tradizioni di altri paesi, c’è una grande diversità tra di loro. Alcuni sono tradizionalmente + di sinistra, altri + di destra. Se intendi invece che molti degli italiani residenti all’estero erano storicamente + legati alla destra nel loro pattern di voto in Italia, allora può essere vero. In ogni caso questo non influisce molto sul voto reale a quanto pare.

Sono d’accordo che gli elettori all’estero non siano influenzati dalla TV italiana e questo li rende + indipendenti nelle loro decisioni.
Purtroppo, anche se vorrei che fosse dipeso dai nostri sforzi, non si può dire se abbiano influito o meno sull’esito del voto. Spero certamente che sia così, ma questo si potrà meglio vedere con il tempo.

Per quanto riguarda la tua affermazione sui sistemi bipartitici, ti faccio notare che nel 1997 i laburisti hanno avuto il 43% del voto contro il 30% dei conservatori. Quindi non è vero quello che hai detto, c’era ben il 13% di differenza. Nel 2001 la percentuale era scesa a 9%. Il sistema first-past-the-post è conosciuto proprio per dare questo tipo di risultato: una maggioranza che dia stabilità al governo.
Questa è forse una delle poche cose che c'è di positivo da trarre da queste elezioni: il sistema politico italiano sta cambiando.
Marzia

Anonimo ha detto...

Ciao Marzia,gli italiani all'estero hanno sempre manifestato una maggiore simpatia verso la destra anche se mai registrata da elezioni.soprattutto quelli di prima generazione, forse perche' "nostalgici".infatti l'introduzione del voto estero e' stata fortemente voluta da AN.nel 2006 la somma dei voti per i singoli partiti della destra e' stata di molto superiore.solo che pensavano di essere cosi' forti da poter andare divisi.cosi' FI e AN hanno presentato liste separate mentre l'Unione no.sta volta memori dell'errore il PdL s'e' presentato unito ma il totale dei voti dei partiti di destra e' stato inferiore rispetto alla volta scorsa.un altro elemento e' stato il voto dei militari all'estero e' stato calcolato nel computo nazionale.

anche se nel sistema UK Labour e Tories si contendono la partita, nel mezzo ci sono i Liberal che hanno un peso elettorale di molto maggiore rispetto alla nostra UDC e un voto piu' fluttuante.e' nella sostanza un sistema tripartitico.in un sistema come il nostro in cui i due partiti maggiori + alleati coprono l'85% dell'ettorato 9 punti sono un'enormita'.la ratio del sistema first-past-the-post non poggia sulle grandi distanze ma sull'assicurazione che con un seggio in piu' si governa per una legislatura.cosi' come accade per il partito nazionalista scozzese che e' attualmnete al governo solamente con una maggioranza relativa in parlamento.

Anonimo ha detto...

Fatichiamo a digerirla questa sconfitta!
Ma ci ragioniamo!
Qui nel profondo Nord Italia dove la Lega ha letteralmente spopolato, cominciamo ad individuare i perché che certamente sono importanti per poter ripartire.
Intanto dobbiamo farvi i compliment per i buonissimi risultati che avete ottenuto li da voi, certamente ha contribuito anche il vostro contributo con il sito e le iniziative che avete organizzato, complimenti!
Noi, ma io personalmente mi aspettavo un avanzamento della Lega, ma non in questi termini, ma sopratutto pensavo che sarebbe avvenuto a danno del PDL.
Non é stato cosi, ed dopo qualche riflessione e qualche ragionamento con qualche elettore, emerge il fatto generale che cittadini onon certamente orientati a destra, hanno espresso il loro voto per B. individuando il cambiamento nel PDL!!! ed il voto alla Lega??
Molti non ideologicamente leghisti hanno votato per:
-Non sono razzista ma la Lega puo' rappresentare un freno ai clandestini,
La Lega puo difendere il mio posto di lavoro qui al Nord (molti elettori della sinistra radicle hanno votato cosi),
-le tasse se proprio le pago, meglio che rimangano al Nord.

E cosi via, l'immagine del governo Prodi é passata negativamente tanto che anche noi non l'abbiamo difeso con forza, la questione dei rifiuti a Napoli e dell'Alitalia collegata Malpensa, sono passate come due questioni mal gestite della sinistra e dal governo Prodi.
Lo sapevamo e per questo abbiamo scelto di andare da soli alla competizione elettorale, con tutti i rischi che anche a causa del breve tempo trascorso dalla nascita del Partito Democratico hanno impedito un recuoeriìo di consensi che sicuramente c'è stato anche se insufficente.
La strada é comunque quella maestra, più di 12 milioni di Italiani ci hanno dato fiducia, lavoreremo per ampliarla!

Ps. Caro Guy, tra quelli che hanno votato Lega, vi sono molti che il dialetto lo conoscono molto meno di te!! e tu Marzia segui le vicende politiche, ma studia, che la cultura ed il sapere sono importantissimi!
saluti a tutti, Panciuto!

Marzia Ballardin ha detto...

Ciao Moreno,
il fatto che gli italiani all’estero abbiano avuto maggiori simpatie per la destra è vero solo in certe parti d’Europa e nelle Americhe, ma gli italiani all’estero, secondo me, vengono fortemente influenzati dalle simpatie della gente nativa. Questo è comunque irrilevante se poi non si traduce in voto. Non puoi parlare di tradizione basandoti sulle simpatie e sue due elezioni in cui, seppur per diversi motivi, la sinistra ha vinto.

Il sistema del Regno Unito è conosciuto come uno dei sistemi bipartitici per eccellenza. I Liberal-Democratici sono un partito relativamente nuovo rispetto agli altri due schieramenti e non hanno un peso così pesante come dici tu, tanto che sono i primi che vogliono cambiare la legge elettorale per essere meglio rappresentati.

Per quanto riguarda l’SNP, ti faccio notare ancora una volta un errore nel tuo post. Per il parlamento scozzese non viene usato il sistema FPTP, ma il mixed member proportional representiation. Questo sistema ha lo scopo di creare una situazione instabile per cui i partiti debbano ricorrere a coalizioni e difficilmente possono governare da soli. E’ proprio la politica del consenso che è stata voluta in Scozia per differenziarsi dalla politica di Westminster (FPTP). L’SNP è un governo minoritario, che non ha vita facile per governare se altri partiti non sostengono le sue decisioni. Tanto è vero che l’approvazione del bilancio è stata possibile soltanto perchè altri partiti l’hanno concesso.
Ciao,
Marzia

Marzia Ballardin ha detto...

Per panciuto: per quanto riguarda il mio studio, non mi accusi di trascurarlo. Ho giá preparato i due prossimi esami di norvegese di martedi e della prossima settimana. Ripasso grande stasera, ma senza problemi. Per politica sociale, questo è pure parte del mio studio, ma inizieró appena ho finito i due esami, con 15 giorni di tempo.
La tua è una buona analisi del voto leghista. Purtroppo ancora le persone non riescono a riconoscere un fatto molto importante, che non ha a che fare con schieramenti politici, ma con la logica. Le tasse vengono pagate per sostenere i servizi. Se i servizi non sono offerti nel migliore dei modi non è perchè le tasse non funzionano, ma perchè qualcuno non le fa arrivare ai servizi. Se la pressione fiscale è alta, ma i soldi vengono impiegati bene, tutto funziona al meglio. La Scandinavia ci insegna questo, con una pressione fiscale che se applicata in Italia o in altri paesi d'Europa farebbe infuriare, gli scandinavi si godono il loro paradiso, alle volte mi viene da dire: proprio meritato!

Anonimo ha detto...

ho scritto che e' una grande vittoria e non una larga vittoria. perche' maturata dopo che alle scorse politiche i voti uniti per la destra erano stati in netta maggioranza.e nulla lasciava pensare che sta volta unita la PdL non avrebbe almeno confermato i voti, tranne che per il voto dei militari all'estero che' e' stato conteggiato a livello nazionale.i voti sono stati certificati la volta scorsa (2006)quindi la "simpatia" presunta e' stata gia' realmente quantificata. se dico che la lega ha ottenuto una grande vittoria si capisce? non e' primo partito in italia ma l'enorme successo e' relativo al risultato passato, chiaramente. e cmq addirittura il pd e' pure primo partito.

non e' vero che non pesano molto i liberal. storicamente lo UK e' un sistema bipartitico ma nella sostanza dal 1992 i Lib Dems hanno preso fior di percentuali 18,17,18. e nel 2005 con 22 punti hanno di poco mancato la seconda posizione nazionale. ma nelle ultime elezoni locali 2006 hanno superato i labour. quindi c'e' una maggiore facilita' nello spostamento dei voti qui che in italia. dove 9 punti, dopo che abbiamo raschiato il barile a sx e alla nostra dx abbiamo l'udc (che e' piccolo e gode di un voto assai fedele perche' molto clientelare)sono piu' difficili da recuperare che in un sistema come quello UK che ripeto e' ormai tripartitico. ancora, il voto penalizza i liberal non perche' siano piccoli, come ampiamente dimostrato dai numeri. ma perche' con il first past the post or winner-takes-all arrivano in molti colleggi una volta secondi dietro i Labour un'altra secondi dietro i Tories. Questo sistema di voto li penalizza nella sostanza perche' hanno una forza troppo "ben" distribuita nel territorio.

non ho scritto che la scozia ha lo stesso sistema ma intendo che anche qui come per Weststmister vige lo stesso principio sull'assicurazione che con un solo seggio di piu' si puo' governare. che non c'entra nulla con le distanze tra la somma dei voti.

comunque credo non serva fare ricorso all'ingegneria elettorale o fare i cavillosi sull'interpreazione delle singole parole. per essere d'accordo che abbiamo perso di netto.tutto qui.buona

Anonimo ha detto...

il nuovo governo che verrà inizierà a logorarsi sulle richieste della lega nord e in pochi mesi sarà di nuovo in una situazione di stallo che potrebbe finire per bloccare l'italia intera. Questa è una coalizione vecchia, molto vecchia e le ricette che cercherà di elaborare non saranno in grado di risolvere i gravi problemi che affliggono questo paese. Ne riparleremo fra qualche mese quando l'azione di governo sarà pesante e lenta a causa del logoramento interno dell'attuale maggioranza.
Saluti

Marzia Ballardin ha detto...

Moreno,
io non stavo affatto mettendo in dubbio la sconfitta. La sconfitta è un fatto, non un'opinione. Stavo semplicemente commentando le tue opinioni. Comunque, hai scritto quanto segue:

"la ratio del sistema first-past-the-post non poggia sulle grandi distanze ma sull'assicurazione che con un seggio in piu' si governa per una legislatura.cosi' come accade per il partito nazionalista scozzese che e' attualmnete al governo solamente con una maggioranza relativa in parlamento."

Se non c'è il sistema FPTP nel parlamento scozzese quello che rende il paese governabile è qualcos'altro: la politica del consenso, che è uno dei principi su cui è stata fondata la nuova politica scozzese. Non è questione di sistema elettorale per il modello scozzese, ma una diversa concezione della politica.

Non è il fatto che io sono pignola, il problema è che tu prima scrivi qualcosa, poi dici che non lo hai scritto. Io ho soltanto evidenziato che certe tue affermazioni erano basate su fatti non veri.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti voi e buon lavoro sempre con il PD nella testa… by Tiziano Vicenza

Anonimo ha detto...

Marzia,

tu hai evidenziato che certe mie affermazioni erano basate su fatti non veri. e io mi sono limitato a rispondere che non e' vero quello che evidenzi. 1)ho scritto grande risultato e non larga vittoria. 2)la certificazione di maggior voti per la destra c'e' stata nelle elezioni 2006. 3) e' una balla che i liberali sono piccoli, anzi. e quindi il sitema UK ad oggi e' nella sostanza tripartitico. in piu' i liberali ne vorrebbero un altro non perche' sono piccoli ma perche' troppo ben distribuiti sul territorio. 4)alla tua citazione "Il sistema first-past-the-post è conosciuto proprio per dare questo tipo di risultato: una maggioranza che dia stabilità al governo", che seguiva la citazione di grandi distanze elettorali, ho risposto che non e' cosi'. infatti il fatto che in Uk ci sia stabilita' non dipende tanto da questo o quel sistema elettorale ma dalla cultura politica anglosassone stessa. tanto e' vero che in scozia pur con un sistema diverso da quello di westminster si governa addirittura se si ha la sola maggioranza relativa. se leggi attentamente il "cosi' come accade per il partito nazionalista scozzese" non si riferisce al sistema elettorale first-past-the-post "ma sull'assicurazione che con un seggio in piu'si governa per una legislatura" subordinata disgiuntiva che infatti terminava la proposizione precedente.
capisco che hai opinioni diverse dalle mie ma quello che hai addotto per contrastarle l'ho semplicemente controbbattuto.