L’ennesima conferma del fatto che la Cina non e’ un paese civile. La repressione del Tibet segue quella in Birmania del settembre scorso. Dove la giunta militare locale e’ appoggiata dal governo cinese. Da 50 anni il popolo tibetano e’ martoriato. Valori antichissimi; valori religiosi, morali e culturali propri di quella tradizione sono stati estirpati con la violenza dal regime cinese.
Mi chiedo se una paese come la Cina, che sta ottenendo enormi benefici economici dalla globalizzazione, non debba rispettare i diritti civili riconosciuti in occidente. Un paese che sta per ospitare i giochi olimpici simbolo di fratellanza e tolleranza dovrebbe essere costretto a rispettare i diritti umani.
Ma tutto questo non avviene. Il caso Tibet ne e’ solo l’esempio più recente e visibile. Non e’ un mistero che in Cina chiunque sia contrario ai valori e alle direttive del partito comunista venga internato se non torturato. La parola libertà e’ vietata e professarla significa rischiare il carcere.
I cosiddetti paladini della democrazia, USA ed Europa in testa, da troppi anni sono rimasti praticamente a guardare. Finora gli otto potenti si sono giustificati di fronte all’opinione pubblica asserendo che la sola apertura al mercato mondiale del gigante asiatico ne avrebbe garantito la democratizzazione istituzionale e sociale. Quanta ipocrisia. Non credo di essere di parte se scrivo che poco o niente e’ migliorato dal 1989, piazza Tiananmen. In piena campagna elettorale i principali leader politici italiani dovrebbero stigmatizzare nettamente questi eventi, schierarsi e applicare politiche dissuasive. Nessun interesse particolare politico ed economico può giustificare l’effettiva impotenza con cui ancora assistiamo alla carneficina di Persone inermi.
Mi chiedo se una paese come la Cina, che sta ottenendo enormi benefici economici dalla globalizzazione, non debba rispettare i diritti civili riconosciuti in occidente. Un paese che sta per ospitare i giochi olimpici simbolo di fratellanza e tolleranza dovrebbe essere costretto a rispettare i diritti umani.
Ma tutto questo non avviene. Il caso Tibet ne e’ solo l’esempio più recente e visibile. Non e’ un mistero che in Cina chiunque sia contrario ai valori e alle direttive del partito comunista venga internato se non torturato. La parola libertà e’ vietata e professarla significa rischiare il carcere.
I cosiddetti paladini della democrazia, USA ed Europa in testa, da troppi anni sono rimasti praticamente a guardare. Finora gli otto potenti si sono giustificati di fronte all’opinione pubblica asserendo che la sola apertura al mercato mondiale del gigante asiatico ne avrebbe garantito la democratizzazione istituzionale e sociale. Quanta ipocrisia. Non credo di essere di parte se scrivo che poco o niente e’ migliorato dal 1989, piazza Tiananmen. In piena campagna elettorale i principali leader politici italiani dovrebbero stigmatizzare nettamente questi eventi, schierarsi e applicare politiche dissuasive. Nessun interesse particolare politico ed economico può giustificare l’effettiva impotenza con cui ancora assistiamo alla carneficina di Persone inermi.
7 commenti:
Sono daccordo con lei ma il nostro sdegno non servirà a molto. La Cina ha comprato il silenzio americano ed occidentale; è diventata proprietaria del debito pubblico statunitense e finanziano la sbilanciata bilancia dei pagamenti americana. Forse ha ragione chi sostiene che senza regole questa globalizzazione è un inferno.
Rispondo a titolo personale al post sulla Cina scritto da Moreno. Questa é la mia opinione e non esprime in nessuna maniera la linea del Partito Democratico.
Mi trovo d’accordo sul fatto che in Cina ci sia un regime che non rispetti la libertá. Mi chiedo peró perché indignarsi soltanto sui fatti cinesi. Perché risaltano sui giornali e in tv? Cosa dire allora dell'Arabia Saudita?
Purtroppo non sono neanche pienamente d’accordo con il fatto che la libertá ed altri diritti civili e sociali siano rispettati pienamente in tutto l’occidente. Per quanto riguarda i giochi olimpici, voglio ricordare che sono stati ospitati piú volte dagli Stati Uniti, che sono stati accusati da organizzazioni come Amnesty International di non rispettare i diritti umani. Quindi non penso che l’Europa e gli Stati Uniti siano paladini della democrazia. Questa é una visione occidentale del mondo. Inoltre sono convinta che la via diplomatica sia la strada migliore. Stigmatizzare porta soltanto alla separazione.
Per quanto riguarda l’ipocrisia, penso che bisognerebbe farsi un esame di coscienza. Il mercato cinese funziona perché gli europei consumano prodotti cinesi. La domanda da porsi é questa: siamo disposti a pagare i nostri capi d’abbigliamento il doppio e quindi comprare prodotti che non provengono dalla Cina, o non abbiamo nessun problema a continuare a consumare prodotti fabbricati da lavoratori cinesi senza diritti civili e sociali?
liberta' ed altri diritti non sono rispettati pienamente anche in occidente.vero.infatti anche in occidente da sempre qualcuno si batte per migliorare la societa' in cui noi tutti viviamo.in america c'e' la pena di morte.o l'america ha invaso l'iraq mentendo all'opinione pubblica sulle reali motivazioni.L'italia vende armi sottobanco ai paesi africani in guerra.bolzaneto.le multinazionali occidentali sfruttano i bambini del terzo mondo.e sono indignato per questo.e piu' volte in altre sedi ho espresso la mia opinione.ma tra america e cina o italia sul piano dei diritti c'e' una differenza abissale.diritto di voto, liberta' di espressione, pena capitale (il 90% delle condanne a morte mondiali.300 volte + degli USA).condizione dell'Europa prima della rivoluzione francese.voglio dire che non dobbiamo smettere di lottare perche' la nostra societa' occidentale sia piu' giusta ma allo stesso tempo non accetto che si paragoni neanche velatamente l'Europa o gli USA a un Paese come la cina che in materia di diritti umani e' ancora in pieno medioevo.noi consumatori la distribuzione dei prodotti cinesi la subiamo.probabilmente ormai per non comprare mai un prodotto cinese o orientale dovrei andare chissa dove o guadagnare come un manager.personalmente non credo che una rivolta dei consumatori avrebbe seguito e non risolverebbe il problema alla lunga.il nodo non e' alla fine del processo.ma nei biechi accordi economici tra i paesi.
ciao a tutti, i vostri post sono molto interessanti ma trascurano alcuni aspetti; in particolare nell'internazionalizzazione dei commerci e delle economie c'è sempre qualcuno che ci perde e qualcuno che ci guadagna. Se non ci fosse afflusso di denaro dall'occidente all'oriente i lavoratori delle periferie indiane, cinesi o vietnamite starebbero probabilmente molto peggio. Tra coloro che hanno perso nella globalizzazione aggiungerei anche i lavoratori nei settori maturi delle imprese occidentali. La tutela dei diritti umani è su un piano distinto rispetto al commercio internazionale; nei secoli scorsi i proprietari di piantagioni ed i commercianti di schiavi si sono arricchiti: per molto tempo l'opinione degli schiavi africani in merito non è stata presa in considerazione. Si pensava che la tortura fosse scomparsa; che cosa succede allora a guantanamo? Perché non facciamo un bell'embargo agli stati uniti? Finisco con una citazione Giolittiana: le leggi si applicano per i nemici si interpretano per gli amici. Cordiali saluti.
Salve a tutti,
trovo tutti i vostri discorsi molto interessanti, tutti voi avete in qualche modo ragione. Io non ne capisco molto di economia internazionale per cui non mi cimento in analisi finanziarie ma quello che nessuno può negare e che in alcuni paesi sia democratici (?) che non (ma in fondo cosè la democrazia?) esistono violazioni delle libertà individuali, violenze, torture ecc...ecc.... e certo non aiuta a capire meglio il problema aprendo una gara a chi sia più cattivo (Cina Vs Usa o Italia O Russia, non dimentichiamo la Cecenia o la Tuchia con il popolo Curdo). Però credo che in questo blog, essendo quello del PD in Scozia, dovremmo affrontare un altro argomento. Cosa hanno fatto e cosa stanno facendo i nostri politici per migliorare ciò? A mio giudizio poco, è vero spesso la sinistra (non tanto il centro-sinistra) ha fatto grosse pressioni presso l'ONU sulla pena di morte o la violazione dei diritti umani in USA o Cina, ma al concreto??Bè al concreto c'è stata una gravissima mancanza qualche mese fa quando venne in Italia, in visita ufficiale, il Dalai Lama e nessuna autorità del governo di centro-sinisra (Prodi e D'Alema tanto per interderci primo Ministro e Ministro degli esteri, andò solo in campidoglio) ha voluto (o potuto) incontrarlo. Ma perchè?Perchè la Cina prima che arrivasse il Dalai Lama mandò un invito ufficiale a non incontrare "il capo dei ribelli in Tibet". Ed ovviamente il governo italiano seguì il consiglio per tutti i motivi che in parte avete detto anche voi, cioè gli accordi economici fatti anche da Prodi (quando andò in Cina portandosi dietro tutta confindustria) qualche mese prima. Putroppo io credo che anche il PD rientrerà nel gioco della diplomaziona internazionale e anche se il partito è fatto da tantissime persone che come voi giustamente si indignano per queste situazioni, al concreto i vertici del partito devono, come dire, da un lato salvaguarare i diritti umani "MA ANCHE" gli interessi economici con la Cina. L'augurio che vi posso fare e che voi con la vostra indignazione riusciate a smuovere un pò i vostri dirigenti e non dico a boicottare questo o quello stato (questo però possiamo falo già noi nel nostro piccolo) ma almeno a non rifiutare in futuro la visita di un eventuale Dalai Lama. Detto questo in bocca la lupo per la campagna elettorale ed un saluto a Moreno.
Ivan, grazie e che crepi il lupo. pero' dato che siamo in UK...ma in fondo cosè la democrazia? "È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora"
Winston Churchill
segnalo questa inizitiva sul tema:
http://www.turnoffpechino2008.splinder.com/
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